giovedì 26 novembre 2015

Imparare ad insegnare - Su Lo Khi Mon



Ad un certo punto della nostra vita nasce per alcuni di noi il bisogno di cambiare ruolo e diventare da allievi a maestri.

Ci si stufa di dover apprendere e desideriamo passare "dall'altra parte della cattedra" volendo insegnare qualcosa a qualcuno.

Questo passaggio è molto importante e può essere un segnale di crescita però.... chi "verifica" che noi possiamo di fatto definirci insegnati e non essere semplicemente degli allievi presuntuosi? Penso che qui ci sia il cuore della questione.

Anche nella nostra disciplina, l'evoluzione porta verso il passaggio da allievo ad insegnante (dove cambia quello che si apprende ed il modo in cui lo si fa).

Il Grand Master Charles Phan Hoang ha pensato a questo importante momento di passaggio ed ha creato un quyen chiamato Su Lo Khi Mon. E' stato presentato ai maestri da lui personalmente durante lo stage di Pisa del 2009.

E' un quyen lungo e complesso ma fondato su un concetto semplice: ad ogni movimento c'è il rimando ad un significato profondo. Per fare un esempio è come se si ripetesse una sequenza di titoli di libri, ma quando viene ricordato un titolo deve venire in mente tutto il libro con i suoi significati.

Ho avuto la possibilità di essere uno dei 16 allievi provenienti dal Trentino, Pinerolo, Cuneo e Torino che hanno potuto seguire lo stage tenuto del Maestro Catoni (allievo diretto del G.M.) il 21/11 a Sangano e sono uscito entusiasta dalla giornata di formazione.

Il Quyen è molto bello, coinvolgente ed è stato presentato in maniera eccellente dal Maestro Catoni.
I significati sono molto profondi e per questo è suggerito agli allievi con un po' di pratica.

Il compito di questo stage è di essere pronti per il futuro stage di approfondimento, questa volta tenuto dal Grand Master in persona, probabilmente nella primavera del 2016.

Questa è una opportunità UNICA di prepararsi.

Per facilitare gli studenti ci sarà un'altra sessione dello stage tenuta dal Mastro Catoni a Sangano sabato 05/12 dalle 14:00 alle 17:00 e domenica 06/12 dalle 9:30 alle 12:30.

Per info e prenotazioni trovate in altro a sinistra i nostri riferimenti.

Inutile dire che questo treno NON passerà un'altra volta!! A voi la scelta....




 

martedì 24 novembre 2015

Auguri al Maestro Tue Ho Anselmo del Brasile

 
Ogni amico costituisce un mondo dentro di noi, un mondo mai nato fino al suo arrivo, ed è solo tramite questo incontro che nasce un nuovo mondo.
(Anaïs Nin) 

Condividere un percorso, svolgerete delle attività in comune, trascorrere del tempo insieme avendo lo stesso obiettivo, condividere dei valori profondi, rispettarsi per le differenze; questi sicuramente sono alcuni degli aspetti fondamentali dell'amicizia.
 
La pratica della nostra disciplina ci porta a vivere queste emozioni e facilita la conoscenza di persone con le quali poter condividere valori che ci fanno vivere meglio la nostra vita quotidiana.
 
Quando questi aspetti sono fortemente radicati, anche se le distanze sono significative, lo spirito rimane vicino.
 
E' per questo motivo che con immenso piacere, che rivolgiamo i più sinceri e affettuosi auguri al Maestro Tue Ho Anselmo del Brasile che ha festeggiato il 10 Novembre, 50 anni di Arti Marziali Vietnamite
Abbiamo conosciuto il Maestro Tue Ho personalmente ed abbiamo avuto l'onore di ospitarlo nella nostra casa. L'amicizia che ci lega è profonda e fraterna e nonostante la lontananza il suo ricordo è sempre vivo nei nostri cuori. Con la speranza di incontrarci di nuovo, ci uniamo con grande entusiasmo alla festa della sua grande famiglia."

Alleghiamo alcune foto di quando e venuto a trovarci a Sangano.

 
 
 
 

giovedì 12 novembre 2015

Vivere sempre nel periodo più bello? Ecco LA PRIMAVERA - Dai Lao

 
 
 
La nostra prossima proposta in preparazione è:

 allenamento per ……’Una PRIMAVERA senza fine’.

Il ‘DAI LAO’:  l’allenamento che prolunga per tutta la vita il benessere tipico dell’età migliore.
Per saperne di più su questo ed altri argomenti seguiteci prossimamente…
Per adesso anticipiamo alcuni movimenti nelle fotografie alla maestra Iva (Tue Y)

 

 
 







 
 

giovedì 5 novembre 2015

Spunti per una giornata serena - Luc Dieu - il video




Dopo 2 post in cui si parla del quyen Luc Dieu .... penso nasca la curiosità di vedere di cosa si tratta (ed in meno di 2 minuti la curiosità viene soddisfatta).


Per cui proponiamo il video tratto da una dimostrazione di qualche anno fa.

Si vedrà la forma eseguita da alcune persone con il bastone e da altri senza (è la pratica più usuale)

QUELLO CHE NON SI VEDE...

Non si vede la respirazione, l'aspetto mentale legato ai pensieri che accompagnano i 6 movimenti (ne abbiamo parlato QUI ), il fatto che persone timide, anche grazie a questo allenamento, hanno trovato la forza interiore per potersi presentare di fronte agli altri ecc...

Quindi chi vuole può vedere solo la parte "dinamica" (che per un allenamento efficace deve essere ripetuta diverse volte); chi ha piacere può cercare di vedere anche un aspetto più profondo, meno immediato.

Come sempre il modo migliore per capire è quello di provare accompagnati da un maestro... per questo vi invitiamo in palestra.

giovedì 29 ottobre 2015

Spunti per una giornata serena - Luc Dieu - grafica dei 6 movimenti






Nel precedente post abbiamo descritto le principali caratteristiche ed i benefici derivanti dalla pratica di questo quyen.

Per permettere di comprendere meglio la sequenza dei movimenti, li proponiamo di seguito. Ricordiamo che il metodo migliore per poterli apprendere è di essere seguiti da un maestro, così come si può fare durante le lezioni che si tengono a Rosta e Sangano.

In questa maniera si potranno conoscere anche i significati più profondi come, per esempio, il riferimento tra i movimenti ed i meridiani.
Ad ogni disegno è abbinata anche una fotografia che facilita la memorizzazione della sequenza.











Vi spettiamo con le vostre curiosità ed i commenti dopo la pratica.
Buon allenamento.





giovedì 22 ottobre 2015

Spunti per una giornata serena - Luc Dieu



“La mattina quando vi alzate, fate un sorriso al vostro cuore, al vostro stomaco, ai vostri polmoni, al vostro fegato. Dopo tutto, molto dipende da loro.”    Thich Nhat Hanh

Confesso che avrei voluto avere le capacità mentali del monaco vietnamita Thich Nhat Hanh ed essere stato io l'autore di questo bellissimo pensiero, ma per il momento mi sto ancora allenando ;-) .

Come?

Uno degli strumenti che la pratica del VIETCHI ci mette a disposizione è un Quyen (o sequenza di movimenti) che si chiama LUC DIEU il cui nome vuol dire:

I SEI MOVIMENTI MERAVIGLIOSI

Il Quyen  è composto da 6 movimenti che vengono ripetuti in sequenza.

Il significato è molto bello e ci accompagna in un breve viaggio, nel quale ci possiamo identificare, se riusciamo a soffermarci un attimo senza essere sopraffatti dagli eventi.

La prima tappa prevede il riuscire ad affrontare ogni situazione sorridendo.

Direi che è un obiettivo che, da solo, ci potrebbe impegnare non per un giorno ma per tutta la vita e ci permette di cambiare la visione della vita stessa. Tanto vale iniziare ad allenarsi il prima possibile.

Se siamo pronti a sorridere agli eventi che la vita ci propone, non abbiamo paura del cambiamento e quindi siamo pronti  al secondo movimento dove ci viene suggerito di porre l'attenzione al fatto che ogni fenomeno ha un ciclo. Da dove cominciare a notare questo aspetto? Potremmo, per esempio, iniziare dal ciclo di inspirazione ed espirazione, il giorno e la notte, le stagioni dell'anno, le fasi della luna, il ciclo della vita. Insomma.... anche se non ci facciamo caso tutto è in continuo movimento. L'insegnamento che possiamo immediatamente trarre è che MAI si deve stare fermi, occorre sempre essere in azione (ed anche la meditazione E' azione).

Visto che abbiamo scoperto il mondo dei cicli possiamo avanzare alla prossima tappa; il terzo movimento ci allena ad utilizzare le esperienze del passato per vivere il presente, progettando il futuro. La famosa frase "storia maestra di vita" trova qui la sua collocazione ideale, ma praticando l'esercizio si applica anche un messaggio complementare, dato che dal futuro si torna al presente per poi finire nel passato. Quindi c'è una fortissima continuità tra questi aspetti in maniera bidirezionale e questo ci lascia ampi spazi di riflessione.

Per riflettere.... ci vuole pazienza. A chi ci possiamo ispirare per questa dote? Per esempio ad un animale molto intelligente e saggio: l'elefante. Ma... quale tra gli elefanti è il PIU' paziente? L'elefante anziano, quello bianco. E' infatti la pazienza dell' elefante bianco che è il significato del quarto movimento.

L'elefante è un animale di terra, delle grandi savane africane; per prevedere il futuro (terzo movimento) occorre saper guardare oltre, più in la di quello che gli animali di terra possono fare. Occorre andare in alto, nel cielo. E' la chiaroveggenza del gabbiano il quinto movimento, che ci ricorda che dobbiamo cambiare punto di vista per vedere quello che gli altri non vedono. Chiaroveggenza vuol proprio dire vedere chiaro.

Il sesto ed ultimo movimento conclude questa bellissima storia; abbiamo allenato tutto: il coraggio nel cambiare, il movimento, l'analisi, la saggezza, la vision.. che ci manca?
L'AZIONE!

Il sesto movimento allena il nostro cuore ad essere sereno nell'affrontare le nostre paure.

Bene! Se vogliamo dare un nome più "formale" a questi concetti possiamo ricordarli con questa scaletta:

1 - Offrire un fiore di loto 
2 - L'uomo vero che gira la ruota
3 - Osservare l' universo
4 - La pazienza dell'elefante bianco
5 - La chiaroveggenza del gabbiano 
6- Cuore senza paura

Quante volte ripetere questa sequenza? La risposta la trovi in questo post.

Ed ora si che vi posso augurare .... buona giornata!

N.B: aspettiamo i vostri commenti.

venerdì 16 ottobre 2015

E' più facile migliorarsi praticando il VIETCHI - Tuyen Sinh ed Thien Ha Quyen



Giustamente dopo uno stage .... inizia il lavoro!!  A Trento sono state presentati 2 quyen (o sequenze di movimenti) che si prestano a vari livelli di studio e comprensione (caratteristica comune a tutti i quyen che pratichiamo). Nell'articolo di seguito, la Maestra Iva  Tue Y spiega come la pratica può essere anche utilizzata per scoprire errori che altrimenti sarebbero rimasti "sommersi". Sicuramente è un bellissimo metodo per poterci migliorare da applicare alle piccole difficoltà quotidiane. Buona lettura e fateci sapere cosa ne pensate.
Con i grandi numeri si scoprono i piccoli errori

Vi siete mai chiesti come mai nelle arti come la nostra, si ritiene che la ‘ripetizione’ sia importante?

Noi sì, e nell’ultimo stage di Trento l’11 e 12 Ottobre 2015, l’abbiamo riproposta all’interno dello studio di due sequenze molto interessanti legate a due visioni dei fenomeni dell’universo: il mutamento graduale e la cooperazione tra forze opposte

Sicuramente il motivo più evidente è che la pratica,  attiva energizza  riequilibra e rende il corpo più flessibile e ‘giovane’, ma c’è un’altra ragione ed è questa:

“Con i grandi numeri si scoprono i piccoli errori”
La ripetizione è considerata da noi occidentali ‘noiosa’ e ‘sterile’. Abbiamo bisogno di una motivazione e di uno obiettivo valido che non sia solo un ‘numero’.
Le nostre tecniche lavorano sulla persona nel suo insieme nella ricerca dell’equilibrio, della proporzione, dell’armonia e della simmetria: ripetendo  e ripetendo ancora le sequenze, ci si accorge dei piccoli errori commessi negli spostamenti che,  proprio perché molto piccoli con una sola esecuzione non sarebbero portati alla nostra attenzione. Questa la riflessione che è emersa a Trento e che noi assumiamo come spunto e fattore stimolante per la nostra pratica.


                                            Iva CAPUTO