“La mattina
quando vi alzate, fate un sorriso al vostro cuore, al vostro stomaco, ai vostri
polmoni, al vostro fegato. Dopo tutto, molto dipende da loro.” Thich Nhat
Hanh
Confesso che avrei voluto avere le capacità mentali del monaco vietnamita Thich Nhat Hanh ed essere stato io l'autore di questo bellissimo pensiero, ma per il momento mi sto ancora allenando ;-) .
Uno degli strumenti che la pratica del VIETCHI ci mette a disposizione è un Quyen (o sequenza di movimenti) che si chiama LUC DIEU il cui nome vuol dire:
I SEI MOVIMENTI MERAVIGLIOSI
Il Quyen è composto da 6 movimenti che vengono ripetuti in sequenza.
Il significato è molto bello e ci accompagna in un breve viaggio, nel quale ci possiamo identificare, se riusciamo a soffermarci un attimo senza essere sopraffatti dagli eventi.
La prima tappa prevede il riuscire ad affrontare ogni situazione sorridendo.
Direi che è un obiettivo che, da solo, ci potrebbe impegnare non per un giorno ma per tutta la vita e ci permette di cambiare la visione della vita stessa. Tanto vale iniziare ad allenarsi il prima possibile.
Se siamo pronti a sorridere agli eventi che la vita ci propone, non abbiamo paura del cambiamento e quindi siamo pronti al secondo movimento dove ci viene suggerito di porre l'attenzione al fatto che ogni fenomeno ha un ciclo. Da dove cominciare a notare questo aspetto? Potremmo, per esempio, iniziare dal ciclo di inspirazione ed espirazione, il giorno e la notte, le stagioni dell'anno, le fasi della luna, il ciclo della vita. Insomma.... anche se non ci facciamo caso tutto è in continuo movimento. L'insegnamento che possiamo immediatamente trarre è che MAI si deve stare fermi, occorre sempre essere in azione (ed anche la meditazione E' azione).
Visto che abbiamo scoperto il mondo dei cicli possiamo avanzare alla prossima tappa; il terzo movimento ci allena ad utilizzare le esperienze del passato per vivere il presente, progettando il futuro. La famosa frase "storia maestra di vita" trova qui la sua collocazione ideale, ma praticando l'esercizio si applica anche un messaggio complementare, dato che dal futuro si torna al presente per poi finire nel passato. Quindi c'è una fortissima continuità tra questi aspetti in maniera bidirezionale e questo ci lascia ampi spazi di riflessione.
Per riflettere.... ci vuole pazienza. A chi ci possiamo ispirare per questa dote? Per esempio ad un animale molto intelligente e saggio: l'elefante. Ma... quale tra gli elefanti è il PIU' paziente? L'elefante anziano, quello bianco. E' infatti la pazienza dell' elefante bianco che è il significato del quarto movimento.
L'elefante è un animale di terra, delle grandi savane africane; per prevedere il futuro (terzo movimento) occorre saper guardare oltre, più in la di quello che gli animali di terra possono fare. Occorre andare in alto, nel cielo. E' la chiaroveggenza del gabbiano il quinto movimento, che ci ricorda che dobbiamo cambiare punto di vista per vedere quello che gli altri non vedono. Chiaroveggenza vuol proprio dire vedere chiaro.
Il sesto ed ultimo movimento conclude questa bellissima storia; abbiamo allenato tutto: il coraggio nel cambiare, il movimento, l'analisi, la saggezza, la vision.. che ci manca?
L'AZIONE!
Il sesto movimento allena il nostro cuore ad essere sereno nell'affrontare le nostre paure.
Bene! Se vogliamo dare un nome più "formale" a questi concetti possiamo ricordarli con questa scaletta:
1 - Offrire un fiore di loto
2 - L'uomo vero che gira la ruota
3 - Osservare l' universo
4 - La pazienza dell'elefante bianco
5 - La chiaroveggenza del gabbiano
6- Cuore senza paura
Quante volte ripetere questa sequenza? La risposta la trovi in questo post.
Ed ora si che vi posso augurare .... buona giornata!
N.B: aspettiamo i vostri commenti.
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