domenica 22 febbraio 2015

Mi dici "porta pazienza"? Io ti rispondo " AGISCO!!! "







Mi collego ad un post precedente, quello relativo alle tecniche di respirazione per alleviare i dolori .

Il documento, inviato direttamente il 22 gennaio dal G.M. a coloro che sono iscritti al VIETCHI LEARNING COLLECTION, finisce con una frase che merita un approfondimento:
Patience is an active action, not a passive waiting process. 

Il Maestro ci ha abituato a questa forma di comunicazione, che nasconde concetti molto profondi sotto le spoglie di messaggi che sembrano fine a se stessi.
Questo ci permette di allenare il nostro spirito critico, incitandoci alla ricerca.

Quale significato siamo abituati a dare alla parola pazienza?
Io mi ricordo di aver sentito sempre dire che la pazienza è la virtù legata all'attesa, all'immobilismo, al non fare.
Esempi? TANTI: sto aspettando un aumento economico dall'azienda in cui lavoro. Cosa ti dicono i conoscenti? Porta pazienza che prima o poi arriverà.
Sto cercando il compagno o la compagna; stesso discorso: porta pazienza che prima o poi troverai la persona giusta.
Tutte le volte che trascorre, secondo noi, troppo tempo prima che si verifichi un evento e ci confrontiamo con altri, ecco che dal cilindro compare dal nulla la pazienza. Anche il "non essere impaziente", cioè non volere che le cose accadano prima del tempo (definito da chi?) è un'esortazione all'attesa.
Il caso (ma esiste poi?) ha voluto che poco prima del documento del Maestro avessi visto questa
trasmissione televisiva che mi aveva affascinato (confesso che una parte deriva dalla conduzione di Concita De Gregorio e l'altra dalle risposte date dall'ospite, Gabriella Caramore).
Veniva rivisto il concetto della pazienza a cui veniva dato un significato di azione, non di staticità.
Poi arriva il messaggio del G.M. che conferma questa interpretazione.

Se la persona citata nell'esempio precedente, avesse deciso di agire, seguire TUTTE le strade per cambiare lavoro e poi si fosse presentato dal capo dicendo: " Questa è la mia lettera di dimissioni. Ho trovato un altro lavoro ed una delle cause che mi spingono a cambiare è la mia insoddisfazione economica".... cosa sarebbe successo? A questo punto da un ruolo passivo si passa ad uno attivo, obbligando l'altra parte a prendere una decisione.
Ma nel frattempo, al di la della decisione finale del nostro capo, abbiamo agito, vivendo giorno per giorno a pieno la nostra vita, indirizzando le nostre energie verso un obiettivo e non consumandoci arrovellandoci le budella  nel compiangere un'ingiustizia subita.
"La pazienza dell'elefante bianco" è una parte del quyen Luc Dieu che tutto ha tranne l'immobilismo.



Ci sarà un perché se il Maestro ha interpretato la pazienza associandola ad una posizione dinamica e di equilibrio parziale.

Mi farebbe piacere sentire la vostra opinione sulla pazienza e magari che condividiate qualche fatto di vita vissuta.

Nessun commento:

Posta un commento